ORTODONZIA

Quanti di noi rimangono indifferenti ad un bel sorriso?
Quanti non hanno desiderato di averlo!
Proprio l'estetica infatti è la motivazione che più di frequente porta gli adulti oppure i loro bambini a pensare di mettere "l'apparecchio".

Non bisogna però dimenticare che una bocca in disordine, con un brutto sorriso, può nascondere anche molte problemi spesso non immaginabili.

La bocca infatti permette numerose funzioni, alcune direttamente correlate come la masticazione e la deglutizione, altre apparentemente lontane come la respirazione, la fonazione e la postura. Bisogna ricordarsi che la bocca e' costituita non solo di denti ma anche di muscoli, ossa, nervi, vasi sanguigni, ghiandole etc.

Quindi non trascuriamo l'importanza di questo splendido apparato, e soprattutto pensiamoci per i nostri bambini.

Dall'età dei 6 anni ai 12-13 anni circa, cadono i dentini di latte, nascono i denti permanenti e avvengono importanti fenomeni di crescita.
In questo lungo periodo i momenti più opportuni per intervenire possono essere diversi a seconda dei vari problemi. Per fare un esempio concreto, una delle patologie più frequenti dell'era contemporanea è il deficit trasversale dell'osso mascellare conseguenza spesso delle moderne abitudini alimentari e dei problemi di respirazione orale per allergie e smog; oggi è possibile intervenendo precocemente con "l'apparecchio" ampliare la capacità respiratoria attuando così un intervento migliorativo al benessere di tutta la vita del piccolo paziente.
Finalmente non russerà più, non avrà più febbricole e pallori, e ritroverà piacere per lo sport e lo studio.

Tutti i genitori vorrebbero che il proprio bambino crescesse con un sorriso perfetto. Molti si chiedono che tipo di apparecchi si usano per raddrizzare i denti e quale sia l'età giusta per intervenire.

Innanzitutto bisogna chiarire che i trattamenti ortodontici possono essere effettuati con due tipi di apparecchiature: fisse o rimovibili.

Sono terapie ormai standardizzate e servono per due scopi:
  • modulare la direzione e l'intensità della crescita delle ossa mascellari quando il paziente è in fase di sviluppo (funzione ortopedica)
  • ottenere l'allineamento ideale dei denti (funzione ortodontica).
Non tutti i bambini devono essere sottoposti a cure ortodontiche, poiché una buona percentuale di essi presenta situazioni di crescita delle ossa mascellari e di eruzione dentaria nella norma. Anche in questi casi di apparente normalità è però consigliabile una visita ed una serie di esami (check-up ortodontico) all'età di 6-7 anni. Se tutto è normale, vanno sempre effettuate visite di controllo annuali per valutare tempestivamente eventuali problemi che possono insorgere nella crescita.

L'Ortodonzia è la branca dell'odontoiatria che si occupa della cura delle malocclusioni, dei disturbi di crescita dei mascellari, dei difetti di sviluppo della dentizione.
Denti anteriori accavallati, diastemati, sporgenti, retrusi, in morso profondo o aperto, oltre ad alterare l'estetica del sorriso, influenzano negativamente l'equilibrio della faccia e l'armonia del profilo labiale, tanto da spingere molti a rivolgersi alle cure dell'ortodontista. Il risultato del trattamento, il miglioramento dell'estetica generale del viso e del sorriso genera sicurezza di se e disinvoltura nell'affrontare il rapporto con gli altri. La terapia ortodontica riguarda adulti e bambini e prevede, come già descritto, l'uso di apparecchi ortodontici fissi e mobili.

Nell'adulto sono possibili solo movimenti dentali, nel bambino si può intervenire anche sulla crescita scheletrica in atto. Molte malocclusioni dell'adulto, sostenute da problemi di natura scheletrica, possono essere corrette pianificando un trattamento mirato al compenso dentale della malocclusione, realizzando comunque, come obiettivi finali del trattamento, una buona estetica dento-facciale e una corretta funzionalità occlusale. Qualora il compenso dentale non fosse in grado di centrare questi obiettivi si può optare verso un trattamento di compromesso oppure verso un trattamento combinato: ortodontico-chirurgico.

L'ortodonzia del bambino, oltre a proporsi gli stessi obiettivi terapeutici dell'ortodonzia dell'adulto, ha il compito di prevenire i disallineamenti dentali e di prevenire e correggere le alterazioni di crescita scheletrica del mascellare superiore e della mandibola.

Tra le affezioni scheletriche più frequenti nel bambino troviamo la contrazione del mascellare superiore e l'iposviluppo della mandibola.
Nell'anamnesi dei bambini portatori di queste patologie si rileva spesso il protrarsi di abitudini succhianti e la presenza di ricorrenti patologie respiratorie, all'esame obbiettivo appaiono atteggiamenti succhianti e a bocca aperta.

Nel bambino l'ortodontista può prevenire il formarsi della malocclusione o il suo aggravamento. L'apparecchio ortodontico è lo strumento di lavoro dell'ortodontista, selezionato per realizzare l'obiettivo terapeutico, capace di spostare i denti nella posizione finale programmata. Si parla di ortodonzia fissa (l'utilizzo di apparecchi per la correzione dei disallineamenti dentali che l'ortodontista incolla o cementa ai denti, lasciandoli per tutto il tempo del trattamento), di ortodonzia mobile (apparecchi rimovibili per la correzione dei disallineamenti dentali che il paziente stesso applica e rimuove dalle arcate dentarie).

Gli apparecchi ortodontici vengono selezionati dall'ortodontista in relazione allo specifico obiettivo di trattamento. Specialmente nei trattamenti ortodontici dei bambini si può usare più di un apparecchio, in particolare quando si trovano associati problemi di crescita scheletrica e disallineamenti dentali.